Wednesday, 15 December 2010

Non c'è più rispetto!

di Rinaldo Francesca

“Miserrimo re! Miserrima assemblea!” scriveva l'illustre filosofo e politico inglese Edmund Burke nel 1790; “quanto silenziosamente scandalizzata dev'essere quell'assemblea nei confronti di quei suoi stessi membri, che hanno il coraggio di definire un beau jour un simil giorno, in cui il sole sembra essersi spento nel cielo”. [1]
Queste erano le dotte riflessioni sulle prime fasi della Rivoluzione Francese che un indignato Burke regalava ai suoi contemporanei, e che trovarono l'approvazione in quei suoi lettori inglesi a cui certi eventi anti-monarchici d'oltremanica stavano iniziando a provocare un'incontrollabile incontinenza intestinale (nonché verbale): il plauso infatti non mancò tra quegli illuminati intellettuali per i quali nulla esisteva di più sacro al mondo di un re o una regina che annuncia dal suo trono di trovarsi lì, a intascarsi le tasse dei suoi concittadini, perché è questo il volere di un non meglio identificato Dio.
E siccome ogni epoca ha gli intelletti che si merita, lasciateci citare ciò che è stato detto in data 10 dicembre 2010 dalla migliore risposta a Edmund Burke che il nostro secolo sia in grado di offrire – Novella 2000 – sul recente e deplorevole caso di lesa Maestà a Londra: “Ieri sera Carlo e Camilla si stavano recando a un evento di gala quando un gruppo di studenti, che manifestavano per il rincaro delle tasse universitarie, ha preso a calci e a sassate l’auto in cui viaggiava la coppia reale. Molto spavento per i coniugi e un finestrino rotto per la loro Rolls Royce”. [2]
Così singhiozza Rossana Lacala, palesemente con il cuore in gola per l'incolumità dei reali VIP, nostri perenni idoli e fonte d'ispirazione.
Inutile negarlo, il profetico Edmund Burke aveva visto giusto: a 220 anni di distanza, il pernicioso spirito rivoluzionario, come un contagio pestilenziale, sta tentando di piantare le sue velenose radici anche in UK. Ah, in che tempi senza rispetto viviamo, Edmund, in cui gli umili membri della Sacra Famiglia Reale non possono nemmeno recarsi alla Royal Variety Performance – indossando vestiti e gingilli per il valore di un anno di stipendio medio dei loro sudditi - senza che la loro modesta vettura sia shakerata, con rovinose conseguenze per la coiffure di Camilla, da una massa di studenti-mai-contenti – veri tiranni della situazione! E tutto questo perché? Solamente perché, poco tempo prima dell'assalto, i suddetti studenti-tiranni avevano avuto notizia che la coalizione Liberista-Conservatrice al governo, rimangiandosi elegantemente la parola data ai suoi ingenui elettori, aveva pensato bene di permettere alle università del Regno Unito di elevare le loro rette annuali fino a £9.000 – in armonico unisono con tagli alle istituzioni universitarie dell'80%.
Tutto lì? Ah, certo che non c'è più religione, hey? E di questo passo tanto vale dare l'addìo anche a scienze umanistiche, architettura, design, storia dell'arte, conservazione del patrimonio artistico, letteratura inglese, letterature straniere, filosofia, storia antica, medievale o contemporanea... Bye-byeee!
A pochi gradini intellettuali più sotto rispetto a Novella 2000, troviamo su Repubblica un fantasioso Enrico Franceschini che ci dona ulteriori, inquietanti similitudini con la Rivoluzione Francese: “'A morte i reali, tagliamogli la testa'. Sono cominciati così i due minuti probabilmente più lunghi di Carlo e Camilla”. [3]
Queste minacciose esortazioni a mettere alla ghigliottina i reali – a quanto pare – sono state udite solo da Franceschini, visto che non ve n'è traccia sui media britannici: forse, chissà, gli sono state sussurrate in gran segreto? Magari da un'invisibile Tinkerbell, ci piace pensare, seduta su una sua spalla.
Sia come sia, il momento è drammatico.
Davvero, cosa vogliono mai questi studenti, sempre lì a protestare? Gli studenti dovrebbero studiare, no?
Ah già, scusate, eravamo soprappensiero: presto non potranno più studiare, 'sti disgraziati. A meno che, naturalmente, non siano disposti a finire con 50.000 sterline di debito prima di aver concluso il loro corso di laurea. Ma dal resto, che saranno mai cinquanta grand (così si dice da queste parti: grand; da buoni corrispondenti all'estero, ci piace calcare la mano sulla nostra snobistica conoscenza della parlata locale; siamo convinti che Franceschini approverebbe)?
Possibile che nessuno abbia informato questi cosiddetti studenti che cinquanta grand sono noccioline per coloro che hanno votato a favore della legge?
Poi vabe', se proprio noccioline non sono per lo studente medio in UK o per la sua famiglia, quello non è certo un problema del governo, no?
Lo vogliamo capire che i soldi non ci sono più? Dopo che 75 miliardi di sterline del denaro dei contribuenti è stato regalato a sacre istituzioni bancarie quali Royal Bank of Scotland, HBOS, Lloyds e Barclays – i cui investment bankers si sono accaparrati una media di settantamila sterline in bonus a testa, nonostante alcune di queste banche continuassero a essere in passivo fino alla scorsa primavera [4] – i soldi, puff, come per magia, non ci sono più. E la pubblica istruzione, per dirla pulita, può pure andare a fare l'amore con se stessa. Mettetevelo bene in testa, studentelli.
Per cui è inutile che andiate a spaccare i vetri alla Rolls del povero Carlo, il cui adorabile fratello Andrea, per esempio, è solito farsi aviotrasportare ad eventi sportivi, con elicotteri noleggiati per la modica cifra di cinquemila sterline ogni volta (a spese dei sudditi, ovviamente). [5]
No, cercate piuttosto di darvi una ripulita, e soprattutto di vestirvi un po' meglio: prestate ascolto al lamento di quel tale Keith Mitchell, assessore di contea dell'Oxfordshire, a quanto ci è dato capire, il quale ha twittato sgomento alla vista di un comizio di studenti incazzatelli nel palazzo della sua contea: “Il County Hall [è] invaso da una mandria di studenti brutti e malvestiti: Dio ci aiuti, se questo è il futuro!”. [6]
Dio ci aiuti davvero, Keith, anche se – con la morte nel cuore – ci vediamo costretti a contraddirti: il futuro è ben peggiore, sai? Ben presto, questi “brutti studenti” saranno vestiti ancora peggio, visto che, grazie a politici come te, avranno a malapena i soldi per fare shopping nei negozi di beneficienza.
La perla però, consentitecelo, ci è stata regalata dal membro del parlamento David Davis che, all'indomani dell'oltraggioso-mioddìo-inaccettabile attacco, ha accusato d'incompetenza il commissario della Metropolitan Police, Sir Paul Stephenson: “La polizia sa sempre dove si trovi il Principe, per ovvie ragioni di sicurezza”, ci ha spiegato David Davis “Allora perché a degli anarchici professionisti e violenti agitatori è stato consentito di avvicinarsi alla macchina?” [7]
Tsk-tsk, David-Davis-David-Davis, ci meravigli: proprio tu ti metti a fare una domanda del genere – domanda che per molti versi contiene già la sua risposta?
Proprio tu, con tutta la tua esperienza nell'arte delle Pubbliche Relazioni – ovvero la manipolazione della percezione delle masse?
Non fosti forse tu a dare le dimissioni nel giugno del 2008, in “protesta” contro la proposta di legge per estendere i giorni di detenzione senza uno straccio di prova da 28 a 42, contro l'introduzione delle carte d'identità biometriche e contro le onnipresenti telecamere di sorveglianza sul territorio britannico, riciclandoti così come Paladino per la Libertà? Per poi ripresentarti alle elezioni locali con l'appoggio dell'inquietante lobby Andrew Jackson Society, sotto forma di politici neocon del calibro di Edward Vaizy, Michael Gove, Tim Collins? Dettaglio inquietante questo, quando si pensa che i patroni internazionali della Andrew Jackson Society sono i neocon americani Richard Perle, Robert Kagan e William Kristol [8] (che fondarono nel 1997 la spaventosa lobby Progetto per il Nuovo Secolo Americano, o PNAC). Osiamo inoltre dire che alla Andrew Jackson Society se ne intendono parecchio di manipolazione della percezione, di operazioni sotto falsa bandiera, di agents provocateurs, etc, visto che ne fanno parte R. James Woolsey, Jr. (ex direttore della CIA), Sir Richard Dearlove (ex direttore dei servizi segreti britannici MI6) e, dulcis in fundo, il Dr. Irwin M. Stelzer (che, oltre ad essere stato brevemente amministratore delegato della Rothschild Inc. [9], è anche il braccio destro di Rupert Murdoch [10]).
E adesso tu, David Davis, ti aspetti che sia presa sul serio la tua perplessità a che “degli anarchici professionisti” (e qui “professionisti” potrebbe essere una parola chiave che ti sei lasciato sfuggire) siano riusciti ad avvicinarsi alla Rolls di Carlo e Camilla? Avresti potuto semplicemente fare qualche domandina ai tuoi amichetti alla Andrew Jackson Society: magari in una delle varie occasioni in cui i suddetti amici ti pagavano profumatamente per parlare ai loro eventi. Sarebbero stati lieti di spiegarti che, quando è necessario ritrarre il dissenso come folle, motivato da richieste irragionevoli e orchestrato da menti criminali, il modo migliore resta sempre quello di fare sì che i manifestanti si spingano un po' più in là, che compiano qualche atto da cui la maggior parte della popolazione si dissoci inorridita; sai, per poter dare ai media la possibilità d'intonare il familiare motivetto: “Una manifestazione iniziata in modo pacifico si è trasformata in bla-bla-bla (riempire gli spazi secondo esigenze). E non è sempre facile, lo ammettiamo. Ecco perché diventa necessaria una tecnica chiamata kettling.
Vedi, David Davis, il kettle – come tu c'insegni – è un elettrodomestico che serve per bollire l'acqua, intrappolata sotto il coperchio; il kettling della polizia, invece, è una tecnica che consiste nel circondare e intrappolare in una piazza un certo numero di manifestanti pacifici, non permettere loro di uscire, esasperarli bene bene, portarli appunto a ebollizione (il che puntualmente succede, dopo qualche ora), dopodiché permettere che si liberino violentemente e lasciarli liberi di sfogarsi, come una massa non pensante, nel modo più instintivo e selvaggio, preferibilmente vandalizzando un po' di proprietà pubblica, che fa sempre un certo effetto. È a quel punto che si fa vivo il cameraman (per filmare gongolante “l'insensata e gratuita violenza”), si fa vivo il fotografo (Click!), si fa vivo il commentatore che, trapelato e con l'obbligatoria lacrimuccia, bela nel microfono: “Sono momenti che non vorremmo mai vedere... Una manifestazione iniziata in modo pacifico si è trasformata in bla-bla-bla”.
Funziona ogni volta.
Te lo dice uno che ebbe il piacere di vedere con i propri occhi ciò che succede quando un migliaio di persone viene imbottigliato con questa tecnica, in quanto il sottoscritto faceva parte di quei pacifici dimostranti che si presentarono davanti alla Bank of England il primo aprile 2009 [11], per poi ritrovarsi “kettlato” (blindato?) per ore in un miglio quadrato, all'interno dello Stato Sovrano della Privata Corporazione, nota con il nome di City of London. [12]
E allora, al termine di questo trattamento, quando ci venne data l'illusione di essere vittoriosamente riusciti a liberarci con le nostre forze, c'era veramente da stupirsi se alcuni fracassarono le vetrine delle banche nei dintorni (in particolare la Royal Bank of Scotland, che si era appena intascata venticinque miliardi di sterline dei contribuenti [13])?
E tornando a oggi, David Davis, c'è veramente da stupirsi se l'auto dell'ingioiellata coppia fu assaltata da “migliaia, [che] erano stati imbottigliati per ore all'interno di Parliament Square, e impossibilitati ad andarsene” [14], con la palese complicità della polizia che, a quanto tu stesso dici, “sa sempre dove si trovi il Principe, per ovvie ragioni di sicurezza”?
Suvvìa David Davis: cerca di non insultare la nostra intelligenza.

[1] Edmund Burke: Reflections on the Revolution in France, disponibile su:
http://www.constitution.org/eb/rev_fran.htm
[2] Rossana Lacala: Carlo e Camilla assaltati dagli studenti, reperibile qui:
http://www.parrotized.it/fs?url=http://blog.leiweb.it/novella2000/2010/12/10/carlo-e-camilla-assaltati-dagli-studenti/
[3] Enrico Franceschini: Assalto all'auto di Carlo e Camilla quei due minuti di terrore, Repubblica, 11 dicembre 2010, pubblicato su:
http://www.repubblica.it/esteri/2010/12/11/news/carlo_camilla_sabato-10080972/
[4] Philip Aldrick: Can Lloyds and RBS come off the critical list?, The Daily Telegraph, 20 febbraio 2010, disponibile qui:
http://www.telegraph.co.uk/finance/newsbysector/banksandfinance/7281462/Can-Lloyds-and-RBS-come-off-the-critical-list.html
[5] Christopher Leake: Why did Airmiles Andy hire £5k helicopter for 120-mile trip? So he could dash back from racing jolly for ‘vital Royal Household meeting’, The Daily Mail, 2 maggio 2010, reperibile su:
http://www.dailymail.co.uk/news/article-1270368/Why-did-Airmiles-Andy-hire-5k-helicopter-120-mile-trip-So-dash-racing-jolly-vital-Royal-Household-meeting.html
[6] Oxfordshire council leader tweet angers fee protesters, BBC News, 2 dicembre 2010, pubblicato qui:
http://www.bbc.co.uk/news/uk-england-oxfordshire-11897602
[7] Criminal investigation into attack on Charles and Camilla, Channel 4 News, 10 dicembre 2010, disponibile su:
http://www.channel4.com/news/mps-condemn-attack-on-charles-and-camilla
[8] Vedere:
http://www.sourcewatch.org/index.php?title=Henry_Jackson_Society
[9] Vedere biografia di Irwin M. Stelzer, reperibile sul sito di un'altra lobby di cui fa parte, l'Hudson Institute:
http://www.hudson.org/learn/index.cfm?fuseaction=staff_bio&eid=StelIrwi
[10] How to read the newspapers, The Observer, domenica 13 novembre 2005, pubblicato qui:
http://www.guardian.co.uk/media/2005/nov/13/business.theobserver
[11] Un racconto, per quanto parziale e incompleto, si trova qui:
http://it.wikipedia.org/wiki/Fatti_del_G20_di_Londra
[12] Vedere E.C. Knuth, The Empire of “The City”, disponibile qui:
http://www.archive.org/download/TheEmpireOftheCity/empire.pdf
[13] Miles Costello e Patrick Hosking: RBS gets a further £25bn from the taxpayer after record loss, The Sunday Times, 26 febbraio 2009, pubblicata qui:
http://business.timesonline.co.uk/tol/business/industry_sectors/banking_and_finance/article5806650.ece

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