Wednesday 10 November 2010

Mark Penn: Obama deve trovare quel "momento giusto", come Clinton dopo l'attentato di Oklahoma

di Scott Creighton

Penn lavorò per il presidente Clinton come sondaggista per 6 anni (dalla fine del ’94 fino al 2000). Durante questo periodo divenne uno dei più importanti ed influenti consulenti del presidente. Nel 2000, il Washington Post concluse in una sua analisi che nessun sondaggista era mai diventato “così profondamente integrato nella formazione dei programmi politici di un'amministrazione presidenziale come lo era stato Penn” – l'attentato ad Oklahoma City avvenne nell'aprile del 1995

L'ex consulente di campagna elettorale per Hilary Clinton e presidente della lobby di propaganda Burson-Marsteller, Mark Penn, ha ventilato che ciò di cui ha bisogno Obama adesso per “riconnettersi” con gli elettori e per ricostruire il suo inesistente consenso, è un altro attacco terroristico in stile Oklahoma City. Ha fatto quest'affermazione in diretta nel talk show Hardball, con Chris Mathews e a quanto pare Chris non gli ha vomitato addosso, non lo ha preso a schiaffi né se n'è andato via dal set, come certe donne avevano fatto nello show The View.
Non mi riesce di vedere che cosa abbia fatto Chris mentre quel viscido pallone gonfiato faceva questo commento.

In una sua recente apparizione televisiva, l'ex consulente di campagna elettorale per Hilary Clinton e attuale executive di pubbliche relazioni Mark Penn ha suggerito che il presidente Obama ha bisogno di un altro momento “simile” al tragico attacco terroristico al palazzo federale di Oklahoma City, per “riconnettersi” con gli elettori.
“Ricordiamoci che il presidente Clinton riuscì a riconnettersi grazie a Oklahoma, d'accordo?” ha detto Penn nella su apparizione a Hardball giovedì scorso su MSNBC’s Hardball. “E il presidente in questo momento sembra distante. Fu solo dopo quel discorso [in séguito all'attentato] che [Clinton] entrò in sintonia con gli americani. Obama ha bisogno di un tipo di — un simile… Sì.” Qui l'articolo

Mathews non ha battuto ciglio quando questo campione della propaganda ha detto queste parole, ed è persino arrivato a chiedere a Penn se pensava se “le parole funzionerebbero” per salvare Obama dallo scarso indice di approvazione. Penn naturalmente ha detto di no, a meno che Obama non riesca a “trovare il momento giusto”. Nel caso di Bill Clinton, stando a Mark Penn, quel “momento giusto” arrivò al prezzo di 168 vite 19 delle quali erano bambini. Considerando che ci sono parecchi indizi che puntano al fatto che l'attentato di Oklahoma fosse stato un po' di più del solito “pazzo solitario” con un'arma, e considerando la stretta collaborazione di questo tizio con i Clinton e con la più grande agenzia di propaganda del mondo, questo piccolo lapsus la dice lunga già da sé. Così come la mancanza di reazione da parte di Chris Mathews.
Guardate pure qui sotto il grasso zombi della propaganda. Mi fa venire il voltastomaco soltanto scriverne. Poi magari leggete Lessons from Oz
Com'è quel detto? “L'uomo è l'artefice della propria fortuna?” L'articolo su Raw Story sembra giungere alla stessa conclusione, sebbene in modo leggermente differente.

L'affermazione di Penn farà sicuramente drizzare le orecchie a certi complottisti di destra che insistono che agenti federali aiutarono l'attentatore di Oklahoma City Timothy McVeigh per conto dell'amministrazione Clinton. Questo è ancora più probabile se visto alla luce dell'analogia evidenziata da Bill Clinton ad aprile, quando paragonava l'irrazionale rabbia dei membri del Tea Party con quella del movimento di estrema destra che, secondo molti, avrebbe influenzato McVeigh. Qui l'articolo

Vediamo: un attentato false flag studiato per radunare il paese dietro a un leader impopolare e al suo programma altrettanto impopolare e per marginalizzare un crescente movimento dissidente.... immagino che questo non sia mai successo nella storia dell'umanità, giusto?
Ricordiamoci che nel novembre del 1994 Bill Clinton perse il controllo della Camera in una sconfitta durante le elezioni di metà mandato, e che Mark Penn era presente per "consigliare" il presidente Clinton su come rimettere in carreggiata il suo indice di approvazione. Dopodiché il 19 aprile 1995, solo 5 mesi dopo, arrivò il “momento giusto” di cui ci ha appena parlato Mark Penn, l'attentato di Oklahoma City. Bill Clinton poté così far passare la sua impopolare legge anti-terrorismo – un Patriot Act ante litteram – e secondo Mark Penn il suo consenso aumentò.
Anzi, dal ’94 al 2000, Mark Penn ha continuato a essere il consigliere del presidente Clinton.
Hmmm. Allora, cominciamo a vedere che tipo di mentalità ha quest'uomo?

L'articolo è apparso il 6 novembre 2010 su:
http://willyloman.wordpress.com/2010/11/06/mark-penn-obama-needs-to-find-that-right-moment-like-clinton-did-with-the-oklahoma-city-bombing/

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