Sunday, 5 June 2011

Diana Johnstone: Per che cosa sta CPI?

Copertura Prezzolata dell'Imperialismo

pubblicato su Counterpunch il 2 giugno 2011

Il 16 maggio Luis Moreno Ocampo, procuratore capo della Corte Penale Internazionale (CPI) a l'Aia, ha ufficialmente emesso un mandato di cattura per il leader libico Muammar Gheddafi per “crimini contro l'umanità”. Tra gli accusati vi sono anche il figlio del leader, Seif al-Islam e il capo dell'intelligence Abdullah Senussi.
Il giurista americano DavId Scheffer ha dichiarato alla francese Agence Presse: “Alla NATO faranno indubbiamente piacere l'investigazione della CPI e il mandato di comparizione ai più alti ranghi della leadership libica, compreso Gheddafi”.
Beh, certo, E nessuno è in una posizione migliore di David Scheffer per poterci dire che cosa faccia piacere alla NATO.
Il giorno prima, Tripoli aveva per l'ennesima volta offerto una tregua, chiedendo la fine dei bombardamenti NATO e negoziazioni di pace con i ribelli armati a Bengasi. La risposta della NATO è arrivata sotto forma di un mandato di comparizione da parte della CPI.
Quando la NATO bombarda un paese per spodestarne il leader, l'obiettivo dev'essere trattato come un comune criminale. Il suo posto non può essere al tavolo delle negoziazioni, ma dietro le sbarre. Un mandato di comparizione prontamente trasforma l'aggressione militare della NATO in una retata per arrestare “un criminale di guerra ricercato” - espressione che annulla la presunzione di “innocenza fino a che non sia provata la colpevolezza”.
Questa è una familiare concatenazione di eventi.
Il 24 marzo 1999, la NATO iniziò a bombardare la Yugoslavia, in sostegno a un gruppo di ribelli armati albanesi in Kosovo. Due mesi più tardi, verso metà maggio, quando i bombardamenti si intensificarono contro le infrastrutture della Serbia, il procuratore capo del Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia a l'Aia, Louise Arbour emise un mandato di comparizione contro il presidente Yugoslavo Slobodan Milosevic per crimini contro l'umanità. Con un'unica eccezione, tutti quei presunti “crimini contro l'umanità” ebbero luogo in Kosovo durante il caos che fu causato precisamente dai bombardamenti della NATO.
Il 31 marzo 2011, l NATO ha iniziato a bombardare la Libia, e questa volta la Corte Penale Internazionale è stata ancora più veloce. E le accuse sono ancora più inconsistenti. Ocampo ha dichiarato che c'erano prove che Gheddafi avesse personalmente ordinato “attacchi contro innocenti civili libici”.
In Libia, come nella guerra del Kosovo, le accuse sono quelle fatte dai ribelli armati appoggiati dalla NATO, senza la minima traccia di un'investigazione neutrale e indipendente.
Nella primavera del 1999, David Scheffer, che era allora di fatto l'ambasciatore per la segretaria di stato americana Madeleine Albright per quanto riguardava i crimini di guerra, andò a trovare Louise Arbour e le fornì tutti i rapporti NATO su cui basare il suo caso. In più, Scheffer aveva addirittura aiutato a mettere insieme Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia secondo le istruzioni da Ms Albright. Le accuse del maggio 1999 assolsero la loro immediata funzione: bloccare le negoziazioni e giustificare la continuazione del bombardamento NATO. Come disse Madeleine Albright: “Noi non negozieremo con Milosevic... Il mandato di comparizione, credo, chiarisce la situazione, perché mostra che stiamo agendo nel modo giusto nei confronti dei crimini contro l'umanità perpetrati da Milosevic” (vedere Michael Mandel, How America Gets Away With Murder, PlutoPress, 2004, pp.141-145 – libro non tradotto in italiano, N.d.T.).
Per riassumere, in entrambi i casi una “corte (o tribunale) penale internazionale” interviane nel mezzo di un bombardamento della NATO per accusare il leader del paese che sta venendo bombardato di “crimini contro l'umanità”, basandosi su deboli prove fornite dalla NATO stessa e i suoi clienti ribelli.
Così la Corte Penale Internazionale risulta essere una continuazione del Tribunale Penale Internazionale per l'ex-Jugoslavia, vale a dire uno strumento non di giustizia internazionale, ma il braccio giuridico dell'intervento occidentale in paesi più deboli. Tanto varrebbe che CPI stesse per Copertura Prezzolata dell'Imperialismo.
Certamente non merita il suo titolo ufficiale, dal momento che ignora pedissequamente veri crimini “internazionali”, come l'aggressione da parte degli USA e della NATO e i massacri di civili che ne risultano. Invece, fino a questo momento, gli unici presunti crimini che si è messa a perseguire sono stati tutti il risultato di conflitti interni che hanno avuto luogo in paesi del continente africano. In breve, la CPI ha finora agito principalmente come mezzo per mettere pressione politica, o per giustificare azioni militari contro governi deboli che i poteri occidentali vogliono sostituire con leader di loro preferenza.
Per quanto riguarda il mandato di comparizione emesso per Gheddafi, secondo Agence France Presse, Scheffer avrebbe detto che questa mossa servirà ad aumentare la pressione su Gheddafi e persuaderlo a trovare rifugio in un paese che non riconosca la giurisdizione dellla CPI. Questo commento non ha senso, dal momento che nemmeno la Libia stessa non ha mai riconosciuto la CPI. Nemmeno il Sudan, se è per questo, ma ciò non ha impedito alla CPI di dare la caccia al suo presidente Omar al Bashir, anche se l'autorità della CPI in teoria dovrebbe essere applicata solo a quei paesi che riconoscono la sua giurisdizione. Ma il non-riconoscimento della giurisdizione della CPI si sta dimostrando di nessun aiuto o protezione per i paesi più deboli.
Così come la NATO e la CPI continuano a dare la caccia a Gheddafi con il pretesto che “sta uccidendo la sua stessa gente”, in Afghanistan le forze della NATO continuano a uccidere gente di un altro paese, con impunità.
La CPI è divenuta una delle dimostrazioni più ovvie di due pesi e due misure. Gli Stati Uniti manipolano la CPI senza riconoscerne la giuridizione, e dopo essersi ulteriormente protetti mediante degli accordi con una lunga lista di paesi che garantiscono l'immunità a cittadini americani, nonché leggi del Congresso che proteggono i cittadini americani dalla CPI.
Altri paesi della NATO hanno riconosciuto la CPI, ma non ci sono segnali che gli Stati Uniti saranno mai infastiditi dalla corte internazionale.
Domenica scorsa, due avvocati francesi notoriamente anticonformisti, Jacques Vergès e l'ex ministro degli esteri Roland Dumas, hanno annunciato la loro intenzione di denunciare il presidente Nicolas Sarkozy per “crimini contro l'umanità” in Libia. In una conferenza stampa a Tripoli, Dumas ha tristemente rimarcato come la missione NATO per proteggere i civili stesse in realtà uccidendoli, e si è dichiarato pronto a difendere Gheddafi alla CPI. Nel frattempo, i due avvocati hanno l'intenzione di rappresentare le famiglie delle vittime dei bombardamenti della NATO in un procedimento legale contro Sarkozy nei tribunali francesi: “Spezzeremo il muro del silenzio”, ha annunciato Vergès.
C'è più solida evidenza di vittime civili dei bombardamenti NATO, compresi i tre nipoti di Muammar Gheddafi, di quanta non ve ne sia per i cosiddetti “crimini contro l'umanità” attribuiti da Ocampo al leader libico. Ma il pubblico francese è stato mesmerizzato dalla propaganda che ritraeva Gheddafi come un orco assetato di sangue il cui unico desiderio era di “uccidere la sua stessa gente”. Dl momento che la maggioor parte delle persone in occidente non sa assolutamente niente della Libia, si può dire di tutto.
Lunedì, mentre la Francia e la Gran Bretagna si preparavano a mandare elicotteri da combattimento per sostenere i ribelli armati e dare la caccia a Gheddafi, il segretario generale della NATO, Anders Fogh Rasmussen, ha annunciato che “il regno di terrore [di Gheddafi] sta per concludersi”. Ma la vera pioggia di terrore [1] è la pioggia di bombe della NATO che cadono sull'indifesa Tripoli, con la chiara intenzione di terrorizzare i libici e costrinerli ad arrendersi ai ribelli armati sostenuti dalla NATO. E quella non accenna a concludersi.

[1] Gioco di parole tra la similitudine di regno (reign) e pioggia (rain).

L'articolo originale su:
http://www.counterpunch.org/johnstone06022011.html

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