Saturday 23 October 2010

Glenn Greenwald: L'Iran ha bisogno di severe lezioni di libertà

Ecco l'ultimo scandalo di malvagità da parte degli Hitler persiani:

Il ministro iraniano dell'intelligence ha confermato mercoledì che ai due cittadini statunitensi detenuti per più di un anno verrà fatto un processo, dice un comunicato.
“I due americani saranno processati”, ha detto l'agenzia ISNA, citando il ministro dell'intelligence Heidar Moslehi. “Consegneremo tutte le prove che abbiamo alla magistratura”.
Le segretaria di stato Hillary Clinton ha detto ai giornalisti martedì di aver sentito che Shane Bauer e Josh Fattal dovevano essere processati il 6 di novembre, ma che continuava a sperare che sarebbero stati rilasciati.

Sarebbe ora che insegnassimo agli iraniani le basi della democrazia e della libertà. Ogni persona civilizzata sa che i detenuti stranieri si trattano così in una Nazione Libera e Democratica:

L'amministrazione Obama ha deciso di continuare a tenere in custodia senza processo quasi 50 detenuti nella prigione militare di Guantánamo Bay a Cuba perché una task force di alto livello ha stabilito che sarebbe troppo difficile processarli a norma di legge ma troppo pericoloso lasciarli in libertà, ha dichiarato un portavoce dell'amministrazione giovedì.

Difficile esprimere a parole quanto debbano essere paranoici e complottisti questi iraniani per andare a pensare che gli americani che in incognito entrarono nel loro paese senza autorizzazione si trovassero lì per motivi diversi da turismo accidentale. Chi può mai avergli messo in testa un'idea così bizzarra?

La 'guerra segreta' degli USA si espande globalmente, con un ruolo più ampio dato alle forze per Operazioni Speciali.
Dietro le promesse di diplomazia dalla voce vellutata e oltre alle zone di conflitto in Afghanistan e Iraq, l'amministrazione Obama ha notevolmente espanso una guerra, in gran parte segreta, contro al-Qaida e altri gruppi estremisti, secondo alti ufficiali militari e dell'amministrazione.
Le forze per le Operazioni Speciali sono aumentate sia in numero che in budget, e sono ora impiegate in 75 paesi, rispetto ai 60 all'inizio dell'anno scorso...
Un vantaggio di usare corpi 'segreti' per simili missioni è che queste discutono raramente le loro operazioni in pubblico. Per un presidente Democratico come Obama, regolarmente criticato da ogni lato dello spettro politico per troppa o troppo poca aggressione, i bombardamenti della CIA in Pakistan – ufficialmente negati - con droni UAV, assieme agli unilaterali attacchi americani in Somalia e a operazioni parallele in Yemen, costituiscono utili strumenti politici.
Obama, ha dichiarato un alto ufficiale, “ha autorizzato cose che amministrazioni precedenti non avevano osato autorizzare”.

Ora, solo perché stiamo segretamente infiltrandoci e interferendo praticamente in ogni paese musulmano del pianeta, o perché stiamo attivamente aiutando i gruppi ribelli all'interno dei loro specifici paesi, non c'è ragione di sospettare di spionaggio degli americani che entrano illegalmente nel loro territorio. Questo è talmente ovvio; e gli americani non avrebbero mai simili ostili sopetti nei confronti di iraniani sorpresi a entrare illegalmente negli Stati Uniti.
Chiaro, queste non sono novità. Avevamo già visto l'immensa disparità tra i Valori della Libertà degli USA e l'Iran quando i Tiranni persiani innescarono un'orgia internazionale d'indignazione per aver detenuto una giornalista americana per ben due mesi (dopo che era stata condannata per spionaggio) prima che un tribunale d'appello iraniano ordinasse il suo rilascio, in contrasto con il modo in cui i Leader del Mondo Libero imprigionarono un cameraman di Al Jazeera a Guantánamo senza la benché minima accusa prima di rilasciarlo celermente dopo soli sette anni (nonché altri numerosi esempi di detenzione per anni di giornalisti in Iraq senza un processo). Non è il caso di ripetere che il sistema di giustizia iraniano è una farsa, ma perlomeno si fa lo sforzo di fare un processo prima di mettere in gabbia delle persone.

* * * * *

A proposito del bisogno di insegnare all'Iran e ad altre tiranniche nazioni i valori della Democrazia e della Libertà, diamo un'occhiata qui:

(1) In un rapporto della Electronic Frontier Foundation:
Venerdì scorso, in un rapporto consegnato alla Corte d'Appello per il Nono Circuito, l'amministrazione Obama ha continuato la battaglia quinquennale del governo per assicurarsi che nessun giudice possa mai deliberare sulla legalità del programma di sorveglianza senza mandato della National Security Agency – noto come dragnet – che fu inizialmente rivelato dal New York Times e dettagliato in documenti tecnici forniti dall'ex impiegato della AT&T Mark Klein... Il governo dedica gran parte del rapporto sostenendo la stessa cosa che sostiene da cinque anni in tutti i casi di sorveglianza senza mandato: cioè che ogni tentativo da parte dei tribunali di giudicare la legalità di questo sistema di sorveglianza violerebbe il privilegio del segreto di stato e comprometterebbe la sicurezza nazionale.
Ho passato la mattinata a riguardare ciò che i Democratici e progressisti avevano detto e scritto a suo tempo ogni volta che il Dipartimento di Giustizia di Bush invocava il privilegio del “segreto di stato” per proteggere il loro programma illegale di sorveglianza dallo scrutinio della magistratura. Probabilmente ne scriverò a breve, ma le condanne erano piuttosto accorate, senza molti limiti di retorica. Sembrava ci fosse il consenso che un simile comportamento fosse al nadir dell'illegalità e della rimozione dei leader politici da ogni parvenza di rispetto della legge.

(2) Scott Horton in Harper's esamina i documenti che riguardano la prigione segreta che l'amministrazione Obama starebbe mantenendo in Afghanistan e i seri abusi che vi hanno luogo.

(3) Keith Olbermann e Jonathan Turley hanno dibattuto lunedì sera sugli fatti sforzi del Dipartimento di Giustizia di Obama per proteggere tutti i membri del gabinetto di Bush dalle responsabilità nei loro abusi nella Guerra al Terrore, e del loro successo nel persuadere la Corte Suprema a rivedere i loro argomenti sull'immunità, e su ciò che questo potrebbe significare per la responsabilità giuridica e la legalità in uno stato democratico. Vale la pena vederlo:

http://www.msnbc.msn.com/id/3036677//vp/39731486#39731486

AGGIORNAMENTO: Jamie Kilstein e Allison Kilkenny sono due giovani e intelligenti commentatori politici che presentano un'interessante trasmissione radiofonica chiamata “Citizen Radio", che si può ascoltare qui. Mi hanno intervistato la scorsa settimana su vari argomenti (compresa la pagella di Obama per qunto riguarda i diritti civili, la Guerra alle Droghe, il supporto per partiti alternativi, cani, etc). L'intera intervista di 25 minuti si trova qui (inizia circa al ventottesimo minuto dell'episodio) e una riduzione video di nove minuti è disponibile qui:

http://www.youtube.com/watch?v=BYF37i_EPAk

Questa settimana il loro ospite è Noam Chomsky e, per chi fosse interessato, la discussione si trova qui.

AGGIORNAMENTO II: Numerosi lettori mi hanno scritto dicendo che questi due americani accusati di spionaggio dagli iraniani sono in realtà nient'altro che degli alpinisti, e alcuni hanno suggerito che forse sono stati catturati nel lato iracheno, e non iraniano, del confine. Io non ho affermato, né implicato che fossero colpevoli di chissà che. Non mi sorpenderebbe affatto se gli USA stessero inviando agenti in incognito in Iran (anzi, mi sorprenderebbe se così non fosse), né mi sorprenderebbe se il governo iraniano stesse muovendo false accuse contro persone che intende arrestare. Il punto per me sono i due pesi e due misure usati per discutere il nostro comportamento quando confrontato con quello di altri paesi che vogliamo demonizzare, e le narrative della propaganda che invariabilmente influenza il modo in cui comprendiamo le nostre azioni rispetto a quelle delle Nazioni Malvagie.

Pubblicato il 21 ottobre 2010 su:
http://www.salon.com/news/opinion/glenn_greenwald/2010/10/20/iran/index.html

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