Thursday, 30 September 2010

Wikileaks: oops, imbarazzante - seconda parte: UK

di Rinaldo Francesca

(qui la prima parte)

E qual è stato l'impatto delle rivelazioni di Wikileaks in Gran Bretagna? vi sentiamo domandare a gran voce. Nella nostra schizoide testa, perlomeno.
Potrebbe illuminarci una fugace occhiata a quanto è stato blaterato in merito sui media outlets, per esempio, della News Corp, che fa a capo a quel gran pezzo d'uomo noto con il nome di Rupert Murdoch? O – per amore di brevità – quel gran pezzo di Murdoch?
Sì d'accordo - quelle voci nella nostra mente non accennano a calmarsi - percepiamo la vostra obiezione: come si fa a considerare britannica una compagnia come la News Corp, con sede legale registrata prevalentemente nei paradisi fiscali delle Cayman Islands e nelle Antille Olandesi, onde evitare di pagare le tasse ai Pommies [1]?
E così sia, cediamo alle vostre proteste; concedeteci però una breve sbirciatina su The Sun, orgoglio e bandiera del suddetto Murdoch, nonché giornaletto illustrato a colori, arricchito con titoli maiuscoli enfatizzati da punti esclamativi e con la foto di una ragazzina adolescente – topless - a pagina 3. Gli articoli di questo “quotidiano” hanno lo stile chiaro e immediato normalmente impiegato da chi ben conosce la perniciosità del deficit di attenzione dei propri lettori, costantemente a rischio di dimenticarsi che cos'è che stanno leggendo, talvolta anche nel mezzo di un trafiletto di quindici righe.
Eppure, mirabile dictu, questa sorta di Corrierino dei Piccoli per arrapati calciomani istruisce quotidianamente qualcosa come 7 milioni e mezzo di lettori [2] su chi o cosa debba essere, di volta in volta, il bersaglio della loro indignazione. E i lettori a quanto pare obbediscono, come sembrerebbe illustrare l'esito delle ultime elezioni in UK [3].
Conserviamo – e occasionalmente rileggiamo con affetto – quella copia del Sun dove Bradley Manning è disinvoltamente definito un 'traditore' [4] (quelle surprise, trattandosi di un giornale che strombazzò, a suo tempo, la necessità di aggredire l'Iraq). L'articolo obbedientemente ripete a pappagallo la linea del Partito, secondo cui le vite delle eroiche forze armate di Oceania – pardon, della Nato - sarebbero state messe in pericolo da questa inaccettabile fuga di notizie, nella quale vengono esposti – tra altre cose – i loro vari crimini di guerra (che sarebbe doverosamente preferibile definire “errori strategici”). La provenienza di questo argomento non è difficile da rintracciare: si tratta della party line dettata direttamente dalla Casa Bianca [5], nella quale si invita a dare più importanza alle vite dei militari della forza occupante che potrebbero essere state messe in pericolo, rispetto alle morti – reali - dei civili da loro provocate nel paese occupato, che sarebbero rimaste nascoste se non fosse stato per la suddetta fuga di notizie.
E a proposito di fatti che tendono a rimanere celati, se ci si permette di cambiare un po' discorso: anche qui in UK ultimamente, per quanto riguarda il coinvolgimento britannico in quel della Mesopotamia, non sono mancati quegli emozionanti elementi che, se messi sapientemente in fila, formano la struttura portante di uno di quei gialli di cui si sente il disperato bisogno d'estate, allorché nell'atto di fare la valigia per le ferie, ci si rende conto che prima o poi si è destinati a rimanere a corto di argomenti di conversazione con il vicino di ombrellone. Ecco quindi un paio di fatterelli cui possiamo dare l'elegante etichetta Food for Thought.
Fatto n.1: come qualcuno già saprà, la riapertura dell'inchiesta sulla morte del Dr. David Kelly nel 2003 sembra sempre più una realtà, in séguito alla sfida lanciata da un gruppo di esperti medici e legali in agosto [6].
Piccolo flashback, giusto per ricordare chi fosse questo David Kelly.
Si era nel giugno del 2003, e l'umore dei nostri amati leader non era dei migliori. Il mancato reperimento della benché minima traccia delle celeberrime Armi di Distruzione di Massa in Iraq, con la conseguente dimostrazione di quanto l'intera impresa fosse un atto di guerra illegale, rischiava di mandare in frantumi quella parvenza di credibilità che George W. Bush & Tony Blair tentavano disperatamente di mantenere.
Quand'ecco che all'improvviso – dolorosa batosta finale per i nostri poveri leader – usciva un articolo sull'Observer [7] nel quale un non meglio identificato scienziato, alle dipendenze del governo, confermava che nemmeno un famigerato laboratorio mobile in Iraq – più volte citato nel dossier sulle Armi di Distruzione di Massa – sembrava avere niente a che vedere con oscuri intenti di guerra batteriologica, come il governo tentava istericamente di dimostrare.
Oddìo, qualcuno forse potrebbe anche sorridere all'idea che, si fosse anche trattato di un'accusa reale, un paio di camionette contenenti qualche bacillo dell'influenza venisse considerato come Arma di Distruzione di Massa da un paese che ha a disposizione 160 testate nucleari [8], mais laissons tomber.
Orbene, questo non meglio identificato scienziato era David Kelly. Fine della storia.
Ah no, scusate, quasi dimenticavamo: un mese dopo queste rivelazioni, David Kelly veniva trovato morto in un bosco. Suicidio, ovviamente.
Certo, vi fu un inizio d'inchiesta, ma questa venne tempestivamente bloccata da Lord Falconer che, per conto del governo, mise frettolosamente su un imparziale committee per investigare, capitanato da Lord Hutton. Conclusione? Ma suicidio, naturalmente, ve l'avevamo detto, no?
Capite, dopo aver smascherato il proprio governo come menzognero e guerrafondaio, forse con ulteriori rivelazioni in serbo, è perfettamente prevedibile che una persona decida di punto in bianco di non voler più vivere; il che ovviamente spiegherebbe alla perfezione perché mai Lord Hutton abbia pensato bene di porre il segreto di stato sui risultati dell'autopsia per 70 anni [9].
Visto? Nulla da nascondere.
E se mai qualcosa viene nascosto, è per il nostro bene. Resistete fanciulli, sono solo 70 anni.
O forse no?
Come dicevamo, l'inchiesta potrebbe venire riaperta e ora, a unirsi al coro di questi guastafeste mai contenti, ci ha pensato anche l'ex leader dei Tories Michael Howard, che ha annunciato: “Credo che adesso sarebbe appropriato tenere un'inchiesta completa” [10].
Adesso? Ahi, quante domande ci vengono in mente, Michael. Per esempio: è da ritenersi una coincidenza che tu ti sia improvvisamente svegliato soltanto adesso, vale a dire solo qualche minuto prima che iniziassero le operazioni per far tornare a casa dall'Iraq le truppe USA? quelle regolari perlomeno? Temevi forse che riscoprire la tua sete di verità sul casus belli che aveva portato all'occupazione dell'Iraq, per esempio, qualche mesetto fa, con gli eserciti d'oltre Atlantico ancora sul territorio, sarebbe stato un po' scortese nei confronti della potenza occupante? Va' a sapere.
E come andrà a finire questo giallo estivo? Chi vivrà vedrà.

(qui la terza parte)

(qui la quarta parte)

[1] Vedere News Corporation – A Corporate Profile, reperibile qui:
http://www.corporatewatch.org/?lid=360#tax
[2]
Dato riportato qui:
http://www.nmauk.co.uk/nma/do/live/factsAndFigures?newspaperID=17
[3]
Esattamente un anno fa, The Sun cominciava la sua campagna distruttiva contro i Laburisti. Vedere il famoso articolo Labour's Lost It:
http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/2661063/The-Sun-Says-Labours-lost-it.html

[4] Duncan Larcombe: Forces Fury Over Web Leak 'Traitor', The Sun, 27 luglio 2010, reperibile su:
http://www.thesun.co.uk/sol/homepage/news/campaigns/our_boys/3070031/Forces-fury-over-web-leak-traitor.html
[5] Statement of National Security Advisor General James Jones on Wikileaks,
http://www.whitehouse.gov/the-press-office/statement-national-security-advisor-general-james-jones-wikileaks
[6] Haroon Siddique: Experts call for David Kelly inquest, The Guardian, 13 agosto 2010, disponibile su:
http://www.guardian.co.uk/politics/2010/aug/13/experts-call-david-kelly-inquest
[7] Peter Beaumont, Antony Barnett e Gaby Hinsliff: Iraqi mobile labs nothing to do with germ warfare, report finds, The Observer, 15 giugno 2003, reperibile su:
http://www.guardian.co.uk/world/2003/jun/15/iraq
[8] Vedere UK to be "more open" about nuclear warhead levels, BBC News, 26 maggio 2010, disponibile qui:
http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk_politics/8706600.stm
[9] Mike Goslett: David Kelly post mortem to be kept secret for 70 years as doctors accuse Lord Hutton of concealing vital information, The Daily Mail, 24 gennaio 2010, reperibile su:
http://www.dailymail.co.uk/news/article-1245599/David-Kelly-post-mortem-kept-secret-70-years-doctors-accuse-Lord-Hutton-concealing-vital-information.html
[10] Sam Jones: Michael Howard joins call for David Kelly inquest, The Guardian, 15 agosto 2010, disponibile su:
http://www.guardian.co.uk/politics/2010/aug/15/michael-howard-david-kelly-inquest1

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