Penso che si possa assodare che, se uno è ricco, gli sarà più facile essere una persona migliore.
Non credo che questa sia una cosa particolarmente controversa da dire: non dico che non esista il libero arbitrio, ma ci sono fattori che influenzano queste cose.
Prendiamo allora per esempio un tizio: un tizio qualunque, preso a caso – ma non troppo – magari in Inghilterra. Supponiamo che questa persona abbia passato i primi due anni della sua vita in una casa di famiglia, in Paisley Terrace, in un'area di Edimburgo chiamata Willowbrae; suo padre lavorava come esattore delle imposte mentre studiava legge all'università di Edimburgo. Supponiamo che questo tizio abbia poi passato un paio d'anni in Australia, dove suo padre era un docente di legge all'università di Adelaide, e che abbia passato il resto della sua infanzia a Durham, Inghilterra, mentre suo padre insegnava all'università.
Poi magari potrebbe essere andato alla Chorister School a Durham, per poi frequentare il Fettes College, una prestigiosa scuola indipendente ad Edimburgo, e diventare un avvocato.
Ora, questo è il background di una persona bianca, ricca e privilegiata.
Che cosa ne pensate, dite che una persona come quella appena descritta abbia più responsabilità morali per la piega che ha preso la sua vita – e per gli eventuali danni che possa aver causato – oppure più o meno la stessa, o addirittura meno responsabilità morale rispetto a un ragazzino dei ghetti?
Ebbene, penso che si possa dire che, con maggiori opportunità e privilegi, arrivano anche maggiori responsabilità morali. Non è come dire che si tratti di 0% contro 100%, ma è comunque una differenza apprezzabile.
Questo ricco, bianco e privilegiato “giovanotto” crebbe e divenne Tony Blair.
E Tony Blair, nei primi sei anni del suo mandato come primo ministro ha inviato le truppe britanniche in battaglia cinque volte, più di qualsiasi altro primo ministro nella storia del paese: Iraq (1998 e 2003), Kosovo (1999), Sierra Leone (2000) e Afghanistan (2001). Nessuno di questi paesi rappresentava una minaccia per il Regno Unito, questa non era Operazione Seelöwe, con Hitler a incombere sulla costa francese; no, queste operazioni erano chiaramente crimini di guerra internazionali, e della peggior categoria: un paese che ne aggredisce e invade un altro senza provocazione. I memoranda di Downing Street sembrano indicare piuttosto chiaramente che le informazioni d'intelligence erano state manipolate, e che si era mentito ai cittadini britannici per poter trascinare il paese in guerra, nella guerra in Iraq, in particolare. E ciò ha provocato la morte – secondo cifre arrotondate molto, molto per difetto, di centinaia di migliaia di iracheni, la rimozione forzata e la fuga di milione e passa di persone, nonché la distruzione delle infrastrutture, abitazioni, ospedali etc, di un intero paese.
Per cui mi sta anche bene se vi va di piazzare il pesante manto della responsabilità morale sui giovani dei ghetti, i cui cervelli sono stati ridotti a brandelli da scadenti scuole statali studiate apposta per schiacciarli e tenerli in una perpetua sottoclasse; mi sta pure bene se volete dire che persone che non sono mai state esposte alla benché minima etica lavorativa, mai esposte all'esempio di modelli da imitare, gente che è cresciuta nella miseria, allevata da genitori single, in una cultura che evita il lavoro e che trascina in una trappola del welfare... beh, mi sta anche bene se volete dire che queste persone sono responsabili al 100% per ciò che fanno; ma allora che livello di responsabilità morale dovrebbe ricadere su Tony Blair, che dichiara guerre in barba al diritto internazionale, e che è un criminale di guerra, secondo ogni standard oggettivo?
Qual è il suo livello di responsabilità morale?
Tony Blair adesso guadagna circa sette milioni di sterline l'anno, si fà dare circa duecentocinquanta sterline per varie presenze e discorsi in pubblico e fà ancora pagare le sue guardie del corpo private ai contribuenti (centinaia di migliaia di sterline l'anno). Lavora inoltre per svariate compagnie finanziarie, tiene lezioni nelle università e incassa diritti d'autore per i suoi libri.
Qual è il suo livello di responsabilità morale?
Beh, pensate che nessuno veda questa incongruenza nella nostra società? Pensate che i ragazzini non ne siano al corrente? Credete che i giovani non si rendano conto dell'ipocrisia morale che è dietro a tutto ciò?
Il costo del bail-out delle banche britanniche: parliamo un po' di quello per un momento, visto che qui si parla di attribuire la giusta responsabilità, e di esigere giustizia per i furti e la distruzioone della proprietà altrui, no?
Bene: 850 miliardi di sterline. Ripeto: 850 milirdi di sterline. Si tratta di una cifra incredibile!
Questa è la cifra che si sono intascate le banche. Diamo un'occhiatina, ci state?
76 miliardi per acquistare azioni della Royal Bank of Scotland e Lloyds Banking Group
200 miliardi per l'indennizzo della Bank of England contro possibili perdite nel garantire liquidità per 200 miliardi
250 miliardi per garantire continuità nei prestiti nel sistema bancario
40 miliadi per fornire prestiti e altri fondi alla Bradford & Bingley e al Financial Services Compensation Scheme
280 miliardi (agreement in principle) per fornire assicurazione a una selezione di assetti bancari
671 miliardi spesa totale del governo nell'anno finanziario 2009-2010
32,9 milioni a Slaughter & May – consulenze legali
15,4 milioni per Credit Suisse: consulenze legali su svariate misure, comprese ricapitalizzazioni bancarie e schemi di protezione degli assetti
11,3 milioni Pricewaterhouse Coopers – consultazioni su APS e Northern Rock
7,7 milioni per KPMG: diligenza dovuta su APS
7,4 milioni per Blackrock: consulenza valutazione su APS
5,3 milioni per Deutsche Bank: consulenza finanziaria su varie misure
5 milioni per Citi Financial: consulenza su APS
4,9 milioni per BDO Stoy Hayward: valutazione della Northern Rock
4,5 milioni per Goldman Sachs: consulenza finanziaria per Northern Rock
1,5 milioni per Morgan Stanley: consulenza finanziaria per Bradford & Bingley
2,5 milirdi per ulteriori consulenze finanziarie su un range di misure per risanare l'economia dell Gran Bretagna
Ora, l'aumento delle rette per l'istruzione universitaria dei giovani britannici costerà circa diciotto miliardi al governo britannico.
850 miliardi di sterline per salvare dal fallimento le banche, i cui executives hanno continuato a intascarsi bonus e incentivi dopo aver estensivamente truffato altra gente, commettendo anche errori grossolani – e costosi – di cui loro, e solo loro, dovrebbero essere ritenuti responsabili. Però diciotto miliardi sono stati sottratti ai giovani. E questi erano soltanto prestiti, che i giovani erano comunque obbligati a ripagare! Sarà pur vero che alcune di queste banche saranno un giorno costrette a ripagare alcuni prestiti, ma si tratta delle banche più infime. Gli executives [delle maggiori banche] nel frattempo si sono intascati i loro bonus e le loro pensioni d'oro, e quei soldi non li rivedremo più.
Ci vorranno decenni – se non generazioni – per ripagare questi 850 miliardi di sterline, eppure i bonifici sono stati completati in tempo record, senza alcuna consultazione con i giovani che dovranno sobbarcarselo. E il governo avrà bisogno di persone con dei salari piuttosto alti per poter recuperare questa cifra (un onere che ha addossato sui giovani); e ciononostante non ha intenzione di prestare loro il denaro per andare a scuola, istruirsi e specializzarsi o, se lo farà, sarà a condizioni e interessi oltraggiosi. E le rette universitarie si sono innalzate enormemente.
D'altronde lo stesso sistema – statismo in generale - consiste nell'iniziazione della forza e dell'imposizione per raggiungere i propri obiettivi: se si vuole che la povera gente abbia più soldi, è sufficiente alzare le imposte al settore produttivo della polazione: ne si toglie un po' dai cittadini abbienti per darlo a quelli impoveriti. Non è forse così che funziona?
Allora perché condannare i ragazzini per aver eliminato gli intermediari, servendosi da soli da negozi, ristoranti, esercizi locali?
È un po' difficile capire perché vada bene quando è un esattore delle imposte a farlo, ma non quando è uno di questi giovani – peraltro in maniera più efficiente.
Volevo solo puntare il dito su questi fattori: io non condono la violenza, non condono l'iniziazione della forza, quello che stanno facendo questi dimostranti/saccheggiatori è sbagliato: stanno facendo esattamente il gioco del potere costituito, perché adesso la maggior parte degli inglesi implorerà per un'espansione del potere dello stato; quindi questi ragazzini si stanno ulteriormente dando la zappa sui piedi.
Tuttavia, la realtà delle cose è questa: i giovani ascoltano eccome. I giovani ascoltano.
Non ascoltano quello che gli viene raccontato, ma ascoltano quello che accade realmente nel mondo, ascoltano quello che succede alla gente ricca e bianca che bara, truffa, mente e fà errori grossolani, per poi essere lautamente compensata; guardano ciò che succede a persone cha cominciano guerre in paesi stranieri per ragioni che non hanno nulla a che vedere con l'autodifesa, e che mentono alla popolazione: sono le persone che ottengono premi, incentivi, cattedre all'università, posti nei consigli d'amministrazione in istitituzioni finanziarie e bancarie e tutti i vantaggi che la società è in grado di fornire. Guardano l'importanza che arrivano ad assumere questi signori nei confronti di coloro che sono al potere, quando vedono il loro governo consegnare il futuro dei giovani, confezionato in una bella gabbia da schiavi, nelle mani delle istituzioni bancarie, aumentando anche vertiginosamente le rette per l'istruzione. Capite?
Il pericolo più grave per ogni società non è che i giovani non ascoltino le istruzioni morali che vengono loro impartite.
Ma che le ascoltino.
Non credo che questa sia una cosa particolarmente controversa da dire: non dico che non esista il libero arbitrio, ma ci sono fattori che influenzano queste cose.
Prendiamo allora per esempio un tizio: un tizio qualunque, preso a caso – ma non troppo – magari in Inghilterra. Supponiamo che questa persona abbia passato i primi due anni della sua vita in una casa di famiglia, in Paisley Terrace, in un'area di Edimburgo chiamata Willowbrae; suo padre lavorava come esattore delle imposte mentre studiava legge all'università di Edimburgo. Supponiamo che questo tizio abbia poi passato un paio d'anni in Australia, dove suo padre era un docente di legge all'università di Adelaide, e che abbia passato il resto della sua infanzia a Durham, Inghilterra, mentre suo padre insegnava all'università.
Poi magari potrebbe essere andato alla Chorister School a Durham, per poi frequentare il Fettes College, una prestigiosa scuola indipendente ad Edimburgo, e diventare un avvocato.
Ora, questo è il background di una persona bianca, ricca e privilegiata.
Che cosa ne pensate, dite che una persona come quella appena descritta abbia più responsabilità morali per la piega che ha preso la sua vita – e per gli eventuali danni che possa aver causato – oppure più o meno la stessa, o addirittura meno responsabilità morale rispetto a un ragazzino dei ghetti?
Ebbene, penso che si possa dire che, con maggiori opportunità e privilegi, arrivano anche maggiori responsabilità morali. Non è come dire che si tratti di 0% contro 100%, ma è comunque una differenza apprezzabile.
Questo ricco, bianco e privilegiato “giovanotto” crebbe e divenne Tony Blair.
E Tony Blair, nei primi sei anni del suo mandato come primo ministro ha inviato le truppe britanniche in battaglia cinque volte, più di qualsiasi altro primo ministro nella storia del paese: Iraq (1998 e 2003), Kosovo (1999), Sierra Leone (2000) e Afghanistan (2001). Nessuno di questi paesi rappresentava una minaccia per il Regno Unito, questa non era Operazione Seelöwe, con Hitler a incombere sulla costa francese; no, queste operazioni erano chiaramente crimini di guerra internazionali, e della peggior categoria: un paese che ne aggredisce e invade un altro senza provocazione. I memoranda di Downing Street sembrano indicare piuttosto chiaramente che le informazioni d'intelligence erano state manipolate, e che si era mentito ai cittadini britannici per poter trascinare il paese in guerra, nella guerra in Iraq, in particolare. E ciò ha provocato la morte – secondo cifre arrotondate molto, molto per difetto, di centinaia di migliaia di iracheni, la rimozione forzata e la fuga di milione e passa di persone, nonché la distruzione delle infrastrutture, abitazioni, ospedali etc, di un intero paese.
Per cui mi sta anche bene se vi va di piazzare il pesante manto della responsabilità morale sui giovani dei ghetti, i cui cervelli sono stati ridotti a brandelli da scadenti scuole statali studiate apposta per schiacciarli e tenerli in una perpetua sottoclasse; mi sta pure bene se volete dire che persone che non sono mai state esposte alla benché minima etica lavorativa, mai esposte all'esempio di modelli da imitare, gente che è cresciuta nella miseria, allevata da genitori single, in una cultura che evita il lavoro e che trascina in una trappola del welfare... beh, mi sta anche bene se volete dire che queste persone sono responsabili al 100% per ciò che fanno; ma allora che livello di responsabilità morale dovrebbe ricadere su Tony Blair, che dichiara guerre in barba al diritto internazionale, e che è un criminale di guerra, secondo ogni standard oggettivo?
Qual è il suo livello di responsabilità morale?
Tony Blair adesso guadagna circa sette milioni di sterline l'anno, si fà dare circa duecentocinquanta sterline per varie presenze e discorsi in pubblico e fà ancora pagare le sue guardie del corpo private ai contribuenti (centinaia di migliaia di sterline l'anno). Lavora inoltre per svariate compagnie finanziarie, tiene lezioni nelle università e incassa diritti d'autore per i suoi libri.
Qual è il suo livello di responsabilità morale?
Beh, pensate che nessuno veda questa incongruenza nella nostra società? Pensate che i ragazzini non ne siano al corrente? Credete che i giovani non si rendano conto dell'ipocrisia morale che è dietro a tutto ciò?
Il costo del bail-out delle banche britanniche: parliamo un po' di quello per un momento, visto che qui si parla di attribuire la giusta responsabilità, e di esigere giustizia per i furti e la distruzioone della proprietà altrui, no?
Bene: 850 miliardi di sterline. Ripeto: 850 milirdi di sterline. Si tratta di una cifra incredibile!
Questa è la cifra che si sono intascate le banche. Diamo un'occhiatina, ci state?
76 miliardi per acquistare azioni della Royal Bank of Scotland e Lloyds Banking Group
200 miliardi per l'indennizzo della Bank of England contro possibili perdite nel garantire liquidità per 200 miliardi
250 miliardi per garantire continuità nei prestiti nel sistema bancario
40 miliadi per fornire prestiti e altri fondi alla Bradford & Bingley e al Financial Services Compensation Scheme
280 miliardi (agreement in principle) per fornire assicurazione a una selezione di assetti bancari
671 miliardi spesa totale del governo nell'anno finanziario 2009-2010
32,9 milioni a Slaughter & May – consulenze legali
15,4 milioni per Credit Suisse: consulenze legali su svariate misure, comprese ricapitalizzazioni bancarie e schemi di protezione degli assetti
11,3 milioni Pricewaterhouse Coopers – consultazioni su APS e Northern Rock
7,7 milioni per KPMG: diligenza dovuta su APS
7,4 milioni per Blackrock: consulenza valutazione su APS
5,3 milioni per Deutsche Bank: consulenza finanziaria su varie misure
5 milioni per Citi Financial: consulenza su APS
4,9 milioni per BDO Stoy Hayward: valutazione della Northern Rock
4,5 milioni per Goldman Sachs: consulenza finanziaria per Northern Rock
1,5 milioni per Morgan Stanley: consulenza finanziaria per Bradford & Bingley
2,5 milirdi per ulteriori consulenze finanziarie su un range di misure per risanare l'economia dell Gran Bretagna
Ora, l'aumento delle rette per l'istruzione universitaria dei giovani britannici costerà circa diciotto miliardi al governo britannico.
850 miliardi di sterline per salvare dal fallimento le banche, i cui executives hanno continuato a intascarsi bonus e incentivi dopo aver estensivamente truffato altra gente, commettendo anche errori grossolani – e costosi – di cui loro, e solo loro, dovrebbero essere ritenuti responsabili. Però diciotto miliardi sono stati sottratti ai giovani. E questi erano soltanto prestiti, che i giovani erano comunque obbligati a ripagare! Sarà pur vero che alcune di queste banche saranno un giorno costrette a ripagare alcuni prestiti, ma si tratta delle banche più infime. Gli executives [delle maggiori banche] nel frattempo si sono intascati i loro bonus e le loro pensioni d'oro, e quei soldi non li rivedremo più.
Ci vorranno decenni – se non generazioni – per ripagare questi 850 miliardi di sterline, eppure i bonifici sono stati completati in tempo record, senza alcuna consultazione con i giovani che dovranno sobbarcarselo. E il governo avrà bisogno di persone con dei salari piuttosto alti per poter recuperare questa cifra (un onere che ha addossato sui giovani); e ciononostante non ha intenzione di prestare loro il denaro per andare a scuola, istruirsi e specializzarsi o, se lo farà, sarà a condizioni e interessi oltraggiosi. E le rette universitarie si sono innalzate enormemente.
D'altronde lo stesso sistema – statismo in generale - consiste nell'iniziazione della forza e dell'imposizione per raggiungere i propri obiettivi: se si vuole che la povera gente abbia più soldi, è sufficiente alzare le imposte al settore produttivo della polazione: ne si toglie un po' dai cittadini abbienti per darlo a quelli impoveriti. Non è forse così che funziona?
Allora perché condannare i ragazzini per aver eliminato gli intermediari, servendosi da soli da negozi, ristoranti, esercizi locali?
È un po' difficile capire perché vada bene quando è un esattore delle imposte a farlo, ma non quando è uno di questi giovani – peraltro in maniera più efficiente.
Volevo solo puntare il dito su questi fattori: io non condono la violenza, non condono l'iniziazione della forza, quello che stanno facendo questi dimostranti/saccheggiatori è sbagliato: stanno facendo esattamente il gioco del potere costituito, perché adesso la maggior parte degli inglesi implorerà per un'espansione del potere dello stato; quindi questi ragazzini si stanno ulteriormente dando la zappa sui piedi.
Tuttavia, la realtà delle cose è questa: i giovani ascoltano eccome. I giovani ascoltano.
Non ascoltano quello che gli viene raccontato, ma ascoltano quello che accade realmente nel mondo, ascoltano quello che succede alla gente ricca e bianca che bara, truffa, mente e fà errori grossolani, per poi essere lautamente compensata; guardano ciò che succede a persone cha cominciano guerre in paesi stranieri per ragioni che non hanno nulla a che vedere con l'autodifesa, e che mentono alla popolazione: sono le persone che ottengono premi, incentivi, cattedre all'università, posti nei consigli d'amministrazione in istitituzioni finanziarie e bancarie e tutti i vantaggi che la società è in grado di fornire. Guardano l'importanza che arrivano ad assumere questi signori nei confronti di coloro che sono al potere, quando vedono il loro governo consegnare il futuro dei giovani, confezionato in una bella gabbia da schiavi, nelle mani delle istituzioni bancarie, aumentando anche vertiginosamente le rette per l'istruzione. Capite?
Il pericolo più grave per ogni società non è che i giovani non ascoltino le istruzioni morali che vengono loro impartite.
Ma che le ascoltino.
Video reperibile su:
http://www.youtube.com/watch?v=FjW-lfTlr0g&feature=channel_video_title
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